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venerdì 19 novembre 2010
Nome completo Repubblica togolese
Politica
Forma di governo RepubblicaCapo di Stato Faure Gnassingbe
Ingresso nell'ONU 20
Superficie
Totale 56.785 km² (122º) % delle acque 4,2 %
Popolazione
Totale 5.548.702 ab. (2006) (107º)
Densità 97,7 ab./km²Geografia
Continente AfricaFuso orario UTC 0
EconomiaValuta Franco CFA
PIL (PPA) 9.369 milioni di $ (137º)
PIL pro capite (PPA) 1.675 $ (2005) (153º)ISU (2005) 0,512 (medio) (152º)
VarieTLD .tg
Prefisso tel. +228
Sigla autom. TG
Inno nazionale Salut à toi, pays de nos aïeux (Salve a te, paese dei nostri avi)
Festa nazionale 27 aprile - Festa dell'indipendenza
Il Togo, ufficialmente Repubblica Togolese (in francese République Togolaise), è uno stato dell'Africa Occidentale. Confina a ovest con il Ghana, a est con il Benin, a nord con il
Circa il 40 % della popolazione vive con meno di 1,25 dollari statunitensi al giorno.Originariamente, il nome "Togo" indicava un insediamento del popolo Ewe che si trovava sulle sponde del lago omonimo. In lingua ewe, to-go significa approssi
Il partito di maggioranza è il Raggruppamento del popolo togolese (Rassemblement du peuple togolais, RPT), partito unico durante la dittatura. Di importanza rilevante nell'opposizione ci sono il Raggruppamento per il sostegno della democrazia e dello sviluppo (Rassemblement pour le soutien de la démocratie et du développement, RSDD) e l'Unione per la democrazia e il progresso sociale (Union pour la démocratie et le progrès social, UDPS).
Dalla fine degli anni settanta non avvengono esecuzioni, la pena di morte è rimasta in vigore fino al 2009. Il 23 giugno 2009 il parlamento del Togo ha votato all'unanimità l'abolizione della pena di morte nel Paese.Nel paese domina una vegetazione e una fauna tipic
Nel Togo vivono numerose specie animali, anche se mai in grandi quantità. Tra i mammiferi vi sono ippopotami, giraffe, antilopi d'acqua, cefalofi, oribi, bufali, cinghiali, facoceri, iene, cercopitechi verdi e babbuini; presenti, ma rarissimi, sono gli elefanti e i leoni. Tra i rettili, è endemico della zona il pitone reale. Nel Togo si trovano più di 670 specie di uccelli (di cui 65 rari o accidentali), tra cui la tortora a testa azzurra, la gru, il marabù africano, diverse specie di Lagonosticta e Lonchura
La Repubblica del Benin è uno stato dell'Africa Occidentale, precedentemente conosciuto con il nome di Dahomey. Si affaccia a sud sul Golfo del Benin, dove la costa misura circa 120 km, confina ad ovest con il Togo, ad est con la Nigeria e a nord con Burkina Faso e Niger. Non va confusa con il regno del Benin, conosciuto anche come regno di Edo, che è oggi scomparso e che ebbe origine nella zona ad ovest del delta del fiume Niger. Di tale regno rimane ai giorni nostri lo stato di Edo che fa parte della repubblica federale di Nigeria ed ha per capitale Benin City.
Il Benin è una repubblica presidenziale, l'attuale capo dello stato e del governo è Yayi Boni, la capitale è Porto-Novo, ma la sede del governo è Cotonou. Il Benin è membro dell'ECOWAS.La lingua ufficiale è il francese.Il nome "Benin" ha attinenza con il Regno del Benin e con Benin City, dalle quali prese il nome il golfo su cui l' odierno Benin si affaccia. Il nome Dahomey fu cambiato nel 1975 in quello di Repubblica popolare del Benin, che fu sce
lto per la sua neutralità, visto che nel paese convivono più di cinquanta differenti gruppi linguistici e quasi altrettante etnie. Il nome Dahomey era quello dell' antico regno Fon, e fu ritenuto inappropriato per definire tutta la nazione.Il clima in Benin è caldo e umido, con una relativa scarsità di piogge che si concentrano nelle due stagioni piovose (aprile-luglio e settembre-novembre). D'inverno le notti possono essere piuttosto fresche, a causa dell'harmattan, un vento secco e polveroso.La maggior parte di essi ha la propria lingua, e il francese è utilizzato come lingua ufficiale (il paese è parte dell'Africa francofona) ed è parlato soprattutto nelle aree urbane. Tra le lingue indigene, le più diffuse sono il fo
n e lo yoruba.L'economia del Benin è sottosviluppata e dipende dall'agricoltura di sussistenza, dalla coltivazione del cotone e dal commercio regionale. La crescita del prodotto interno lordo, che ha avuto una media negli ultimi sei anni del 5%, è stata resa vana dal rapido aumento della popolazione. L'inflazione è stata tenuta sotto controllo negli ultimi anni. Con lo scopo di aumentare ulteriormente il tasso di crescita dell'economia, il Benin sta tentando di attrarre ulteriori investimenti stranieri, dare maggior enfasi al turismo, facilitare lo sviluppo di nuovi sistemi di lavorazione degli alimenti e di nuovi prodotti agricoli, e incoraggiare le nuove tecnologie informatiche e delle telecomunicazioni. Il programma del 2001 riguardo alle privatizzazioni nei settori delle telecomunicazioni, acqua potabile, elettricità, e agricoltura è ancora in attuazione, nonostante le iniziali riluttanze del governo. Il Club di Parigi e gli accordi bilaterali con i paesi creditori hanno alleggerito la situazione del debito estero, accompagnando l'accelerazione delle riforme economiche strutturali.La bandiera del Benin venne originariamente adottata nel 1959 e sostituta nel 1975.
Il 1 agosto 1990, l'attuale disegno è stato reintrodotto, a seguito della rimozione del regime marxista. La bandiera è composta da tre rettangoli di uguali dimensioni. Il primo, posto in verticale sul lato dell'asta, è verde, gli altri due sono disposti in orizzontale, a destra di quello verde, e sono di colore giallo (in alto) e rosso (in basso). I colori sono quelli tradizionali panafricani: il verde simboleggia la speranza, il giallo l'invito a mantenere la forza del paese e il rosso il coraggio degli antenati.Si pensa che il Vodun (o "Voodoo", come è conosciuto comunemente) o Vodu abbia avuto origine nel sud del Benin per essere poi introdotto in Brasile, nelle Isole Caraibiche, e in parte del Nord America dagli schiavi prelevati da questa zona particolare della Costa degli schiavi. Il termine deriva dalla lingua fon, parlata nel sud del Benin, e significa «genio», «spirito protettore». Dalle coste del Golfo di Guinea questo antico culto ha poi attraversato l’oceano sulle navi negriere per approdare sulle coste haitiane dove ha conosciuto uno splendore forse maggiore di quello riconosciutogli in patria. Pur assorbendo influenze locali ed esterne, che hannoprovocato alcune trasformazioni, il vodu ha mantenuto le sue caratteristiche originali e le sue radici affondano ancora oggi nel fertile terreno della tradizione culturale africana. Rito di possessione per eccellenza il vodu è spesso stato spacciato come fenomeno di estasi collettiva, ma studi più recenti hanno conferito a questo culto la dignità di religione poiché si è riconosciuto in esso una serie di elementi che ne confermano il valore teologico. Dal 1992 il Vodun è stata riconosciuta come una delle religioni ufficiali del Benin, e una Festa Nazionale del Vodun è celebrata il 10 gennaio.